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Scampia, cede ballatoio: due morti e 13 feriti. Cosa sappiamo



La tragedia nella serata di lunedì: la struttura nella Vela Celeste è crollata dal terzo piano. Il bilancio è di due morti, un uomo di 29 anni e una donna di 35, e 13 feriti. La metà sono bambini. Due bimbe di 7 e 4 anni sono ricoverate in gravissime condizioni all'ospedale Santobono. Ottocento persone sono state evacuate dalle loro case, 300 sono minori, sistemate in strutture di accoglienza. Occupate aule dell'università per protesta. La Procura indaga per crollo e omicidio colposo
Un uomo di 29 anni e una donna di 35 hanno perso la vita per il cedimento - per cause ancora da accertare - di un ponte-ballatoio al terzo piano della Vela celeste, uno dei palazzi di Scampia divenuti simbolo del degrado in cui versa la periferia a nord di Napoli. I feriti sono tredici, tra cui sette minorenni. Due bimbe sono in prognosi riservata e altre due donne gravi. La procura di Napoli, intanto, ha aperto una indagine contro ignoti: crollo colposo e omicidio colposo le ipotesi di reato.
La tragedia è avvenuta lunedì in tarda serata. Secondo alcune testimonianze al vaglio degli inquirenti ci sarebbe stato un litigio per futili motivi tra nuclei familiari imparentati tra loro, intorno alle ore 23. In tanti, richiamati dagli schiamazzi, si sono accalcati sulla scala metallica, già fatiscente, che faceva da spartiacque tra le due ali del fabbricato, una sorta di ponte ballatoio. Almeno quindici le persone che si trovavano sulla struttura che ha ceduto sotto il loro peso: otto adulti e sette minorenni. Dal terzo piano, hanno fatto un volo di diversi metri che ha ucciso Roberto Abbruzzo, 29 anni, morto sul colpo. Non ce l’ha fatta neanche Margherita Della Ragione, 35 anni, morta all'arrivo in ospedale per arresto cardiaco.
Sette le bimbe in codice rosso ricoverate all'ospedale Santobono: la più grande ha 10 anni, le due più piccole solo 2. Due di loro - 7 e 4 anni - vengono ricoverate in prognosi riservata a causa delle lesioni multiple al cranio: sottoposte ad operazione, sono quelle che preoccupano di più. In ospedale finiscono anche sei adulti dai 23 ai 53 anni: due donne in particolare, secondo quanto riferiscono al Cardarelli, sono gravissime.



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